martedì 24 marzo 2009

La Domenica delle Palme

"à Rama Aliv"
la quaresima volge al termine. Castelbuono si appresta a vivere la sua Grande Settimana. momento cruciale è ovviamente la Domenica delle Palme detta in castelbuonese "a rama aliv" (il ramo d'olivo) o più semplicemente "i parmi"(le palme). andiamo con ordine a spulciare questa particolare giornata dell'itinerario Pasquale.

DA DOVE TRAE ORIGINI LA FESTA
" Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele! Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene,seduto sopra un puledro d'asina."(GIOVANNI 12,12-15) questo il brano evangelico che tratta dell'entrata di Gesù a Gerusalemme, assunto necessario per capire i riti che a questo particolare giorno si collegano.

PARM, SPEZZACADDOZZA e ALIV
i vegetali trionfano in questo giorno. specialmente i sempre verdi con significato vitalistico e di vita che rinasce. significativo è che a castelbuono non si usino soltanto fronde di palma e ulivo (tratti dalla narrazione evangelica) ma anche rosmarino (spezzacaddozza) e fronde di alloro o arancio (seppur ormai rarissime). le palme sono ampiamente decorate e intrecciate da mani esperte che sanno ricamare sulle fronde figure o composizioni intrecciate. alcuni usano aggiungere nastri, fiocchi e fiori e quelle dei bambini assumono forme e colori stravaganti. per molti giorni infatti è loro uso conservare i lustrini che trovano per poi decorarvi la palma. gli adulti preferiscono alla palma il mazzettino di rosmarino, ulivo e fronde e spesso inseriscono anche una piccola croce di palma. questo mazzettino è detto "mazzuteddu da rama aliv" e sarà molto importante nei riti domestici della Domenica di Pasqua. il rito della benedizione è pressocchè identico a quello previsto dalla liturgia. solo la Matrice Vecchia si distingue per la processione esterna dalla chiesa dell'Annunziata. al termine della celebrazione all'esterno delle parrocchie sono distribuiti rametti di ulivo benedetti e rami di rosmarino. altri bambini con cesti andranno per le vie delle parrocchie questuando in cambio di rametti. la palma o u mazzuteddu una volta benedetti saranno riportati in casa come reliquie e conservati accuratamente. qulache rametto d'ulivo andrà a decorare i capezzali o le edicole votive, il resto ho già accennato che sarà protagonista d'altra festa.

A PRUCISSIONI DI PARMI
non posso non accettare l'idea di alcuni che a Castelbuono esistesse una processione delle palme non dissimile da quella di Gangi e di altri paesi delle Madonie. è infatti probabile che in tempi non troppo lontani i confrati del Santissimo Sacramento (o altri?) si recassero processionalmente in chiesa recando fronde molto grandi e addobbate. è comunque un'ipotesi a cui, ancora non potuto dare consistenza effettiva. solo una nenia antica, forse una ninna nanna, parla di una prucissiunedda cu rami di parma pi gliri a matrici cu li papau (una processione con rami di palma per andare alla Matrice insieme agli incappucciati)

RAPUTA DI QUARANT'URI
nel pomeriggio delnte" o quarant'uri. ossia 3 giorni di adorazione Eucaristica.
di questa particolare tradizione parlerò nel prossimo post. qui mi limito a
sottolineare che ad la Domenica delle Palme, Castelbuono entra in fermento per l'apertura delle "ore Sa"aprire" sarà la confraternita del Santissimo Sacramento.

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